Storia degli psichedelici - Dagli scimpanzé che mangiavano funghi fino alla ricerca moderna del XXI secolo

Autore: Bent Studente di Psicologia e Neuroscienze, specializzato in Psicofarmacologia, esperto di Cannabis, Psichedelici, Party-Drugs e Prodotti Smartshop. Traduttore e creatore di contenuti

La storia degli psichedelici - Una storia che inizia prima che il primo Homo Sapiens iniziasse a camminare sulla terra, una storia che include antiche civiltà indigene, hippy, presidenti degli Stati Uniti e scienziati, una storia che sembra non finire mai, con oscillazioni e cambiamenti lungo tutta la linea temporale.

Quando sono stati presi per la prima volta gli psichedelici?

La prima cosa di cui voglio parlare è l' "ipotesi della scimmia strafatta", avanzata da Terence McKenna negli anni Settanta. Anche se questa teoria è stata creata nel XX secolo, riguarda i nostri antenati primordiali vissuti più di 100.000 anni fa!

Se conoscete la specie umana, sapete che il nostro cervello è ciò che ci distingue. Grazie alla nostra grande corteccia, siamo in grado di comunicare, pensare in modo critico e svolgere un numero incredibile di compiti contemporaneamente. 

Quando si esamina l'evoluzione del cervello, si vede che in un tempo relativamente breve (ricordate: per l'evoluzione, 100.000 anni sono molto pochi) il nostro cervello è quasi triplicato! In termini di natura, questo non accade per caso. Gli scienziati si sono chiesti a lungo se ci fosse un fattore scatenante per questo incredibile aumento delle dimensioni del cervello negli ultimi anni dell'evoluzione. 

Una teoria che fa da ponte tra le scienze dell'evoluzione e gli psichedelici è l' "ipotesi della scimmia strafatta", avanzata da Terence McKenna, autore del libro "Il cibo degli dei" e studioso di sciamanesimo. 

La teoria dei funghi magici secondo Terence McKenna

La teoria è la seguente: I nostri antenati (primati scimpanzé) mangiavano quasi tutto ciò che poteva sembrare cibo. Inoltre, una strategia comune per "cacciare" il cibo era quella di rintracciare le feci (sì, la merda!) degli animali. Ora la questione si fa interessante: Il tipo di fungo che cresce più frequentemente sulle feci nell'area in cui vivevano i nostri antenati è il Psilocybe Cubensis, un fungo contenente psilocibina, noto anche come fungo psichedelico o fungo magico. 

Terence McKenna ha immaginato che, per lunghi periodi di tempo, gli scimpanzé consumassero questi funghi magici e facessero viaggi allucinogeni. Questo avrebbe potuto causare cambiamenti significativi nella loro percezione e cognizione e, ipoteticamente, avrebbe potuto indurre un drastico sviluppo del cervello.

Sinestesia e Funghi Magici

Pensate per un attimo al linguaggio. Questa caratteristica della nostra intelligenza, che ha le sue aree cerebrali che controllano specificamente le nostre capacità linguistiche, potrebbe essere definita fondamentalmente come una sinestesia. Le sinestesie sono l'incrocio di sensazioni: si sentono dei suoni e il cervello trasforma questi segnali uditivi in immagini o pensieri con proprietà sensoriali completamente diverse. Le sinestesie sono un sintomo molto comune dei viaggi psichedelici! Iniziate a vedere il collegamento ora? È possibile che i nostri antenati abbiano interagito con questi psichedelici in modo tale da cambiare radicalmente il loro modo di comportarsi, di pensare e, infine, di comunicare. 

È importante non pensare che questi primati abbiano mangiato funghi magici e che improvvisamente il loro cervello sia mutato, ma considerare l'ingestione continua di psilocibina per migliaia, se non centinaia di migliaia di anni, come un fattore causale nello sviluppo evolutivo del cervello umano. 

Anche se non esiste, e probabilmente non esisterà mai, alcuna prova di questa teoria dei funghi magici, è molto interessante da pensare e ha, almeno a livello ipotetico, molto senso.

Se volete sentirvi in contatto con i vostri antenati primordiali, Sirius offre una varietà di tartufi magici contenenti psilocibina! Buon viaggio!

Quando hanno provato per la prima volta gli psichedelici gli esseri umani?

Il punto successivo della linea temporale si colloca comunque nel passato, ma questa volta gli esseri umani (homo sapiens) sono effettivamente coinvolti. La prima volta che gli esseri umani hanno ingerito intenzionalmente psichedelici rimarrà probabilmente sconosciuta, ma ci sono molte prove che le culture indigene di tutto il mondo hanno interagito con le droghe psichedeliche. Poiché queste piante allucinogene possono crescere praticamente ovunque, era solo una questione di tempo prima che gli esseri umani le ingerissero, indipendentemente dal fatto che fossero a conoscenza o meno delle loro proprietà di alterazione della cognizione. Ne sono testimonianza alcune rappresentazioni di creature con funghi al posto della testa, ritrovate nell'area dello Yensi in Mongolia. Esistono anche rappresentazioni  come uno sciamano con funghi sul corpo, trovato in Algeria. 

Inoltre, a Chucuito, in Perù, sono state trovate pietre a forma di fungo. Questi sono solo alcuni esempi di prove che dimostrano l'uso di psichedelici in ambito rituale o sciamanico in luoghi diversi e in tempi diversi in tutto il mondo. Il fatto che molte culture indigene utilizzino ancora psichedelici come la psilocibina o l'ayahuasca avvalora l'idea che queste pratiche siano profondamente radicate nella loro cultura. 

Se volete saperne di più sull'uso indigeno di queste sostanze e vi piace consultare fonti scientifiche, dovreste leggere gli articoli di A. Ens, M. Winkelman e G. Samorini.

L'articolo di Andrea Ens esamina criticamente come nel mondo occidentale la storia degli psichedelici sia spesso associata a uomini bianchi e istruiti, mentre i veri "scopritori" degli psichedelici, le culture indigene, vengono lasciati fuori. Le ragioni di ciò risiedono principalmente nel dominio della ricerca occidentale, nelle fonti utilizzate e nell'approccio distorto degli scienziati. È molto importante che quando si parla di psichedelici in generale e di storia degli psichedelici, si sappia che queste sostanze fanno parte di certe culture da migliaia di anni e non sono solo droghe hippy sintetizzate da uomini bianchi.

Come sono state introdotte le sostanze psichedeliche nei tempi moderni?

Arriviamo così alla fine del XIX e all'inizio del XX secolo, quando molte sostanze (psichedeliche) furono isolate e/o sintetizzate per la prima volta. Per elencare e descrivere tutte le scoperte di quel periodo non sarebbe probabilmente sufficiente scrivere un solo  blog, quindi ho creato la seguente tabella per dare una breve panoramica:

Una storia che voglio approfondire è quella dell'LSD. Sapevate che Albert Hofmann sintetizzò per la prima volta la dietilamide dell'acido lisergico (nome scientifico dell'LSD) nel 1938, ma solo nel 1943 entrò accidentalmente in contatto con essa scoprendone gli effetti psichedelici. Egli ne provò gli incredibili effetti di percezione e di cambiamento della cognizione mentre andava in bicicletta, motivo per cui l'immagine dei vecchi blotter (piccoli pezzetti di carta imbevuti di sostanza) dell'LSD mostrano un uomo che va in bicicletta e il numero 1943: questo è un riferimento al primo trip di Albert Hofmann con l'LSD, che probabilmente è stato il primo viaggio con l'LSD nella storia dell'umanità. 

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Perché le sostanze psichedeliche sono illegali?

20 anni dopo, arriviamo al momento più comunemente associato agli psichedelici: l'era Hippie. Durante questo periodo, gli psichedelici erano una componente importante del movimento contro la guerra, contro l'establishment e contro il mainstream. Molte persone influenti parlavano apertamente di come gli psichedelici permettessero di liberare la mente e di sperimentare "l'altro lato" della realtà, nella speranza di diffondere amore e pace. 

Sfortunatamente, il presidente degli Stati Uniti Richard Nixon non apprezzava il dibattito creato intorno queste sostanze. Nella speranza di conquistare i voti degli americani conservatori, promise di affrontare il "problema della droga negli Stati Uniti" non appena fosse stato eletto. Questo è stato l'inizio della cosiddetta "Guerra alle droghe" che ha portato alla schedatura, alla criminalizzazione e alla stigmatizzazione delle droghe psichedeliche. E oggi non è ancora cambiato molto! L'LSD e i funghi allucinogeni sono ancora nella lista I (la stessa categoria in cui si trovano la cocaina e l'eroina!), il che significa ufficialmente che non hanno alcun beneficio medico. La ricerca moderna, tuttavia, dimostra che le droghe psichedeliche hanno molti potenziali benefici medici!

La ricerca psichedelica nel 21° secolo

Infine, arriviamo agli psichedelici nell'era moderna. Fortunatamente, è aumentato l'interesse della ricerca per la comprensione degli psichedelici, al fine di renderli eventualmente applicabili a livello terapeutico. Alcune patologie per le quali si ipotizza che la psilocibina, l'LSD o altri psichedelici possano essere d'aiuto sono la depressione, l'ansia e il disturbo ossessivo compulsivo (si tratta di patologie gravi che influiscono in negativo sulla vita, e per alcune non esiste ancora un trattamento efficace). 

Un uomo di cui leggerete molto se siete interessati a questo argomento è il Prof. Dr. Carhart Harris. Nei suoi articoli, descrive nuove interessanti scoperte sull'azione psichedelica, come i neuroni piramidali di strato 5, la disintegrazione e la disgregazione, l'ipotesi del cervello entropico e le terapie psichedeliche. 

C'è anche un articolo di Kim Kuypers, ricercatore psichedelico di spicco dell'Università di Maastricht, che esamina la pratica del Microdosaggio, che è tutta un'altra storia. Se siete interessati al Microdosaggio, date un'occhiata al nostro kit per iniziare a microdosare!

Spero che la mia piccola lezione di storia vi sia piaciuta e che abbiate imparato qualcosa di nuovo, sia che siate appassionati di psichedelia o meno. Se avete intenzione di acquistare Tartufi Magici o Kit di coltivazione di funghi da Sirius, vi auguro un buon trip!

Bent Studente di Psicologia e Neuroscienze, specializzato in Psicofarmacologia, esperto di Cannabis, Psichedelici, Party-Drugs e Prodotti Smartshop. Traduttore e creatore di contenuti

Bent è uno studente del terzo anno all'Università di Maastricht. Si concentra sullo studio dell'anatomia cerebrale, degli effetti  delle droghe e della ricerca sugli psichedelici. Ha molta esperienza in materia di cannabis e psichedelici, sia aneddotica che scientifica. Ritiene che la società debba cambiare radicalmente il modo in cui le droghe (psichedeliche) sono percepite e regolamentate.

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