Ricerca scientifica sugli psichedelici: cosa succede nel 2021?

Autore: Elena Ha molte esperienze (psichedelici e piante psicoattive e medicinali), blogger, appassionata di cibo sano

Persino tua nonna ha molto probabilmente sentito parlare della ricerca sugli psichedelici, un argomento che sta guadagnando di nuovo popolarità. La ricerca scientifica su sostanze come psilocibina, mescalina, LSD e DMT è stata ferma per anni. Recentemente, le cose sono cambiate a un ritmo rapido per quanto riguarda l'uso e la ricerca di queste sostanze. Il mainstream sta iniziando a modificare la sua opinione da "droga illegale e pericolosa", a "sostanza con un significativo valore terapeutico". 

Una nuova era: ricerca rivoluzionaria sui valori terapeutici degli psichedelici

Alla John Hopkins University, la ricerca sul valore terapeutico degli psichedelici è tornata in piena attività. È qui che le prime rinnovate prove scientifiche sono state approvate dal governo degli Stati Uniti, nell'anno 2000. 

L'università, situata a Baltimora, Stati Uniti, è nota per il suo Center For Psychedelic & Consciousness Research. Da qui, si scoprono risultati promettenti. Come dice il centro di ricerca, gli scienziati stanno entrando in una nuova era di ricerca innovativa su queste sostanze. Questa ricerca era già iniziata negli anni '50 e '60, ma si è interrotta bruscamente negli anni '70. Da allora la ricerca scientifica su queste sostanze fu proibita per diversi decenni. Gli psichedelici vennero messi in cattiva luce da storie gonfiate dai media e dalla propaganda. A causa di questo, tutte le preziose ricerche e sessioni di terapia che erano in corso in quel periodo furono rapidamente interrotte.

Il valore spirituale della psilocibina

Nel 2006, è stata pubblicata una ricerca intitolata: "La psilocibina può provocare esperienze di tipo mistico che hanno un significato personale sostanziale e sostenuto oltre ad un significato spirituale".

Questo studio ha utilizzato soggetti sani che non avevano mai sperimentato gli psichedelici prima. Sono stati selezionati per la regolare partecipazione ad attività religiose o spirituali. 

Questo studio su piccola scala ha mostrato che una dose elevata di psilocibina poteva indurre una significativa esperienza mistica nei partecipanti. L'esperienza, due mesi dopo, è stata descritta dalla maggior parte come "molto importante nella loro vita personale e di grande significato spirituale". I partecipanti hanno anche riportato cambiamenti positivi duraturi nel loro pensiero e comportamento, che sono stati condivisi anche dalle persone a loro vicine, come i membri della famiglia. 

Leggi il rapporto completo qui. 

Cosa sta succedendo nella ricerca psichedelica nel 2021?

Nel frattempo, sono passati 15 anni e sono successe molte cose dopo questa pubblicazione. 

Altre ricerche stanno mettendo in luce alcuni punti dolenti che gli scienziati si trovano generalmente ad affrontare. Un esempio è scoprire la dose attiva ottimale e i fattori coinvolti. 

Questo studio, pubblicato nel febbraio 2020, ha esaminato la differenza tra dare una dose sempre uguale di psilocibina rispetto al dosaggio regolato in base al peso dell'utente. Quest'ultimo modo di dosare la psilocibina è il metodo maggiormente utilizzato nelle ricerche scientifiche ed è ovviamente più impegnativo da somministrare, rispetto ad una "dose fissa". I risultati preliminari hanno mostrato che una dose fissa di psilocibina ha più vantaggi rispetto al metodo standard di regolazione della dose in base al peso dell'utente. Secondo i risultati, il peso corporeo non gioca un ruolo significativo nell'intensità dell'esperienza. Qualcuno che pesa 113 kg può avere una forte esperienza psichedelica con la stessa dose di psilocibina, tanto quanto qualcuno che pesa 49 kg. 

La psilocibina allevia i sintomi della depressione maggiore

Una delle interessanti possibilità della psilocibina, la sostanza che si trova nei Funghi Magici e nei Tartufi Magici, è alleviare i sintomi della depressione maggiore.

La recente ricerca sulla psilocibina, fatta sotto la direzione dello scienziato britannico Robin Carhart-Harris, mostra che la nostra visione della depressione e del suo trattamento deve essere rimodellata. La psilocibina mostra dove la psichiatria attuale fallisce nel trattare patologie come la depressione maggiore.

Viviamo nel 21° secolo e i disturbi mentali sono la prima causa di disabilità. Si stima che circa 1 miliardo di persone nel mondo ne soffrano. La depressione costituisce la sfida più grande: circa 250 milioni di persone nel mondo ne sono affette e grandi quantità di antidepressivi vengono prescritti ogni anno continuando ad aumentare. Eppure l'efficacia di questi antidepressivi classici, come il Prozac, sembra essere particolarmente deludente. Si presume che le ragioni siano principalmente dovute al fatto che la scienza non capisce ancora abbastanza bene come funziona esattamente la depressione e quindi cosa è necessario ed efficace per trattare questa condizione, se si vuole. 

I classici farmaci per il trattamento della depressione come gli SSRI (inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina) e funzionano in un certo modo aumentando la quantità di serotonina nel cervello. L'industria farmaceutica si è completamente opposta a questa affermazione, guadagnando miliardi da questo tipo di farmaci quando ci possono essere altri metodi migliori. Studi recenti dimostrano che questi farmaci funzionano solo leggermente meglio di un placebo e che circa il 50-60% ha qualche effetto troppo forte. Gli effetti collaterali di questi farmaci, tra cui la sensazione di noia, la diminuzione della motivazione e le complicazioni quando un utente smette di prenderli, contribuiscono al loro nome in negativo. 

Confronto tra antidepressivi SSRI e psilocibina

Lo studio, che è durato sei settimane, ha confrontato l'efficacia di un comune antidepressivo (SSRI) con una terapia alternativa costituita da due sessioni di psilocibina. C'erano 59 partecipanti in questo studio, tutti con depressione maggiore. 

Il gruppo è stato diviso tra i partecipanti che sono stati trattati con l'antidepressivo tradizionale per sei settimane e quelli che hanno ricevuto la terapia con la psilocibina due volte. 

Alla fine dello studio, il 33% del gruppo con il solito antidepressivo è risultato rispondere al farmaco. 

Quelli che hanno ricevuto la psilocibina hanno avuto un effetto più rapido, e hanno visto i loro sintomi depressivi diminuire dopo un solo giorno. Alla fine dello studio, il 70% del gruppo psilocibina aveva ottenuto un effetto positivo dalla sostanza. 

I risultati sono stati anche migliori del previsto. Su vari punti, dai punteggi sull'ansia, sul funzionamento sociale e all'interno della situazione lavorativa così come sui pensieri suicidi, c'era un chiaro miglioramento. I partecipanti erano anche più capaci di provare piacere e manifestare certe emozioni. 

Entrambi i gruppi hanno sperimentato alcuni effetti collaterali, ma il gruppo con l'antidepressivo SRRI ha sofferto di effetti negativi più gravi come bocca secca, sensazione di intontimento e la riduzione del funzionamento sessuale. Il gruppo che ha ricevuto la psilocibina ha sperimentato principalmente mal di testa da lievi a moderati il giorno dopo la somministrazione. Sei mesi dopo lo studio, un altro follow-up avrà luogo. A quel punto  sarà chiaro se l'ipotesi che il gruppo psilocibina sperimenta un effetto positivo più duraturo rispetto al gruppo SSRI, è corretta. 

Psichedelici come aiuto alla dipendenza

La maggior parte di noi è incline alle dipendenze. Basta dare un'occhiata alla vostra storia, alle vostre origini. È probabile che abbiate incontrato persone con dipendenze dal tabacco o dall'alcol anche nelle vostre famiglia, per esempio. 

Ci sono anche altri tipi di dipendenze, per esempio il gioco d'azzardo. Inoltre, potresti anche essere dipendente in qualche modo da modelli di pensiero e azioni distruttive. Si potrebbe dire che anche un disturbo alimentare è una forma di dipendenza. Dipendenza dal non mangiare, per esempio. O essere dipendente dal mangiare troppo. 

In entrambi i casi, quando si diventa dipendenti da qualcosa e questa cosa acquisisce sempre più potere su di voi, al punto da non permettervi più di vivere la vostra vita, è il momento di intervenire. Ci sono diversi modi in cui puoi essere aiutato e per tutte le persone questo è un processo che avviene per tentativi ed errori. 

Forse hai una dipendenza e vuoi smettere?

Personalmente, mi sono liberata della mia dipendenza dal fumo con l'aiuto degli psichedelici. Dalla mia esperienza personale posso dire che i Funghi Magici hanno enormi proprietà curative e mi hanno aiutato a lasciar andare un comportamento distruttivo. Gli esseri umani lo sanno da secoli, ma negli ultimi anni la ricerca scientifica assicura che questo potere può essere effettivamente provato clinicamente.

Ovviamente questi prodotti rimangono degli strumenti, aiuti e non dobbiamo considerarli come una pillola magica che risolverà tutti i problemi. Sono consapevole che rompere una dipendenza va di pari passo con le lezioni di vita che hai acquisito insieme alle risorse a tua disposizione.

Come dice Robin Carhart-Harris, "la ricerca sulla psilocibina sta rendendo chiaro che dobbiamo spostare la nostra attenzione nell'ambito della salute mentale dai farmaci a una visione più ampia del trattamento e della causa della depressione, per esempio. Gli psichedelici possono trattare la malattia mentale attivando e stimolando alcune aree del nostro cervello che si riferiscono al cambiamento psicologico profondo. Quando questo è combinato con un ambiente sano che incoraggia il cambiamento positivo, certi schemi mentali e comportamenti radicati possono essere spezzati".

Elena Ha molte esperienze (psichedelici e piante psicoattive e medicinali), blogger, appassionata di cibo sano

Elena studia agricoltura biologica e biodinamica perché, oltre agli psichedelici e alle piante psicoattive e medicinali, ha anche una passione per il cibo sano. Imparare a conoscere il sistema endocannabinoide, i diversi cannabinoidi e i terpeni è molto interessante.

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